Loading...

Alberto Castelli

Accade spesso: nei momenti molto dolorosi in cui si perde qualcuno di importante, possono nascere idee e progetti per cercare di portare avanti il nome di persone “troppo belle” per essere dimenticate. Alberto era una di quelle persone, per tanti aspetti un po’ speciale e sicuramente fuori dal comune. Di pregi ne aveva tanti, silenziosi ed intimi. È difficile tentare di sintetizzarli e potrebbe sembrare che qui lo si voglia mitizzare. Resta il fatto che per parlare di noi, Fondazione, dobbiamo presentare Alberto, che l’ha ispirata.

Alberto era una persona che in modo del tutto genuino e naturale aveva la propensione a fare del bene a chi ritenesse in qualche modo bisognoso. Lo faceva in mille modi diversi e spesso in silenzio, tanto che solo dopo la sua scomparsa, noi familiari ed amici siamo venuti a conoscenza di alcuni gesti altruisti e fuori  dal comune che lo avevano visto protagonista. Non aveva figli ma sia per i nipoti di sangue che per i figli degli amici più cari Alberto non era “uno zio” ma “LO ZIO” per eccellenza. Ironico, autoironico e anticonformista, era anche quello che se eri giù di morale non ti lasciava solo, c’era sempre una visita, un invito, una telefonata e a volte persino bacchette magiche vere e proprie, di quelle che da bambino avresti voluto avere, per esprimere un desiderio e farlo magicamente avverare.

La Fondazione Alberto Castelli nasce così per mantenere viva nel tempo la parte più bella del suo essere.
Per noi, familiari ed amici, diventa in qualche modo terapeutico portare avanti il suo nome sapendo che fare del bene, aiutare piccole o grandi realtà che abbiano al centro dell’attenzione i bambini fa senz’altro continuare a vivere l’essenza di Alberto.

Alberto ci ha lasciati per un melanoma diagnosticato tardivamente. Per questo come Fondazione siamo anche molto attenti a tutto ciò che riguarda la prevenzione, che rimane, almeno per ora, il migliore rimedio a questo male. Ricerca e prevenzione sono due temi che, oltre all’aiuto di bambine e bambini sfortunati, fragili e con situazioni difficili, fanno e faranno parte del nostro impegno.

“L’amore è più forte della morte. Per questo la strada è far crescere l’amore, renderlo più solido, e l’amore ci custodirà fino al giorno in cui ogni lacrima sarà asciugata, quando «non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno». Se ci lasciamo sostenere da questa fede, l’esperienza del lutto può generare una più forte solidarietà dei legami famigliari, una nuova apertura al dolore delle altre famiglie, una nuova fraternità con le famiglie che nascono e rinascono nella speranza.” 

Papa Francesco