Nell’ambito della IV edizione di A Fior di Pelle, la Fondazione Alberto Castelli e la compagnia teatrale Il Copione Rubato presentano uno spettacolo teatrale di raccolta fondi per sabato 25 maggio, alle 21, al Teatro Eleonora Duse: in scena la commedia “ART” di Jasmine Reza.

Il ricavato dello spettacolo, al netto delle spese vive, sarà destinato alla creazione di un ambulatorio medico con cui la Fondazione Alberto Castelli offrirà più volte l’anno visite gratuite di screening dei tumori cutanei, in particolare alle persone che per ragioni socio-economiche hanno più difficoltà ad accedere alla prevenzione.

Come prenotare…

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Per assistere allo spettacolo è richiesta una donazione minima di €20 a persona.

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# da mercoledì 22 a sabato 25 maggio in orario 9.00 – 13.00
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chiama il numero 344 5728765
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Lo spettacolo

ART è una commedia crudele e divertente sull’amicizia e i rapporti umani tradotta in oltre trenta lingue, Premio Moliére nel 1994: raffigura uno spaccato di vita quotidiana di tre amici, in accesa conversazione al riguardo di un quadro.  Tra silenzi e non detti, fa riflettere su quanto spesso i rapporti si basano sull’apparenza anzichè sull’essenza di ciò che si è. L’autrice Yasmina Reza è una delle maggiori drammaturghe in lingua francese, autrice, tra gli altri, de “Il dio del massacro” da cui Roman Polanski trasse il film “Carnage”. La regia è firmata da Emanuela Rolla, attrice, regista e acting coach.

Un quadro bianco, completamente bianco, forse a rappresentare uno status quo, mette in discussione il rapporto di amicizia dei tre protagonisti, amici di lunga data: rivelandone così il rapporto convenzionale, di forma e forse di egoismo che ognuno dei singoli protagonisti manifesta nell’amicizia. La commedia esplicita chiaramente il significato più profondo dell’arte: porsi delle domande, mettere e mettersi in discussione. I Dialoghi serratissimi di ART, in un crescendo di tensione e nevrosi, pongono i tre protagonisti a un confronto nudo, frontale, fino forse all’irreparabile: la verità sul loro rapporto.

Il quadro bianco, l’Arte, è lo strumento che porta alla luce gli equivoci, i non detti, i silenzi, le ipocrisie rispettive.