Il 5×1000 donato alla Fondazione Alberto Castelli si trasforma anche quest’anno in nuove possibilità di guarigione per le bambine e i bambini che si ammalano di tumore e non trovano giovamento dai percorsi terapeutici tradizionali: tutte le risorse raccolte attraverso la campagna verranno infatti destinate, per il terzo anno consecutivo, al dottorato di ricerca sulla medicina personalizzata in oncologia pediatrica del Dipartimento di Emato-Oncologia dell’IRCCS Giannina Gaslini.
Abbiamo chiesto al Direttore del Dipartimento, il professor Carlo Dufour, di fare il punto con noi sul progetto e sui suoi nuovi sviluppi.

Professore, ci aiuta a ricordare perché questo progetto è così importante?

L’obiettivo con cui è nato il progetto è quello di individuare terapie precise e personalizzate capaci di bloccare lo sviluppo dei tumori nei bambini, in particolare nei casi che resistono alle terapie più comuni. Anche se i progressi dell’oncologia pediatrica negli ultimi anni sono stati notevoli, persiste infatti una consistente percentuale di situazioni in cui la malattia non risponde alle cure. Grazie al progetto, oggi, possiamo individuare in questi casi eventuali mutazioni del DNA e agire con farmaci sviluppati per colpire una specifica molecola, restituendo così ai pazienti la possibilità di una guarigione. Questo filone del progetto sta proseguendo con risultati importanti e significativi, in particolare con “Preme”, il primo protocollo italiano di medicina di precisione focalizzato sul Neuroblastoma.

Ci sono stati ulteriori avanzamenti nel percorso di ricerca?

Sì, nell’ultimo anno ci sono stati progressi molto interessanti che riguardano le malattie pretumorali. Attraverso l’osservazione di alcuni pazienti abbiamo focalizzato un gruppo di patologie rare poco conosciute che hanno più alte probabilità di trasformarsi in tumore: si tratta delle cosiddette “malattie del telomero”, che riguardano la regione finale del cromosoma. Grazie anche all’apporto della intelligenza artificiale, il monitoraggio e il controllo clinico di alcuni parametri ora ci consente di intercettare e curare queste malattie prima che si trasformino in tumore. 

Quanti pazienti sono stati interessati da questo nuovo monitoraggio?

Abbiamo individuato per ora un gruppo di 140 pazienti su tutto il territorio nazionale.
Non si tratta solo di bambini, ma anche di adolescenti, giovani adulti e, in qualche caso, di adulti. Sono pazienti che solo fino a pochi mesi fa non sarebbero stati monitorati, oggi invece sappiamo che non dobbiamo sottovalutare le loro condizioni e che è fondamentale continuare a seguirli per poter agire tempestivamente nel caso la malattia tumorale si manifesti.

Quali sono le difficoltà incontrate dalla ricerca in questo settore?

Non è semplice occuparsi di malattie rare, talvolta nemmeno con i pazienti, che possono pensare di non aver bisogno di particolari terapie o percorsi di monitoraggio. Trattandosi di un ambito in cui le conoscenze sono ancora limitate, talvolta incontriamo anche problemi di tipo organizzativo. Ma la difficoltà principale è sempre quella di reperire le risorse necessarie a proseguire con la ricerca, per curare un numero sempre maggiore di bambini e farlo con sempre maggior efficacia.

Dunque anche destinare il 5×1000 al vostro progetto attraverso la Fondazione Alberto Castelli può fare la differenza?

Certamente. Tutte le risorse a sostegno della ricerca diventano concrete possibilità in più di vita per chi già convive con un tumore e sta avendo difficoltà a guarire. Ora anche per chi scopre che potrebbe ammalarsi e che può fare qualcosa prima che accada. Grazie a quanti vorranno sostenerci.

—-

La Fondazione Alberto Castelli destina al dottorato di ricerca sulla medicina personalizzata dell’IRCCS Gaslini tutte le risorse che raccoglie attraverso la propria campagna 5×1000.

Chiunque può contribuire a regalare una speranza in più alle bambine e ai bambini malati di tumore semplicemente donando il suo 5×1000: basterà indicare nella dichiarazione dei redditi il codice fiscale della Fondazione 95218780104. E’ possibile sostenere il progetto anche con una donazione. Grazie!